Da vedere nei dintorni
CASTEL CAMPONESCHI
Fu costruito intorno al XIII secolo. Non è chiaro se esso fosse stato fondato dai Camponeschi, signori aquilani del XIII-XV secolo, o fosse solo loro possedimento. Dopo vari passaggi di mano in epoca spagnola, il castello fu feudo della famiglia Nardis dal 1634 al 1806. È stato abitato fino al 1963, quando l’ultima famiglia si trasferì a Prata d’Ansidonia. Attualmente il castello è di proprieta dcl Comune di Prata D’Ansidonia. Dal 2003 la Comunità Montana “Campo Imperatore – Piana Navelli “ intraprese un’importante operazione di restauro, interrotta nel 2009 a causa del terremoto. È ora chiuso al pubblico.
L’impianto è costituito da una cinta muraria rettangolare con resti di sei torri. Le due porte medievali di accesso sono perfettamente conservate. La porta ovest inoltre è affiancata da un grande torrione troncato a metà, e da una chiesa dedicata a San Pietro. Il borgo interno è composto da piccole case rurali di una stanza sola e da due abitazioni più complesse.
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SAN NICANDRO
Posto all’estremità occidentale dell’Altopiano di Navelli, si affaccia sulla Conca Aquilana e sulla Valle Subequana, il paese è sorto intorno al X secolo attorno alla Chiesa già allora dedicata al martire Nicandro da cui prese nome. Sotto la dominazione normanna (XII-XIII sec.) sulla collina adiacente fu eretto un castello fortificato di cui oggi rimangono pochi resti. Nel 1392 fu occupato dai Camponeschi e nel 1424 da Braccio da Montone. Dal 1529 fu possedimento di varie casate spagnole, fino al 1600 circa quando divenne proprietà del Barone Ottaviano Maldenti di Forli; nel XVII secolo divenne feudo dei Baroni Cappa che ancor’oggi ne possiedono il maestoso palazzo.
TUSSIO
Frazione di Prata d’Ansidonia, sorge sul colle Croco, il cui nome deriva dal latino Crocus (“zafferano”, che nella zona è tradizionalmente coltivato). Il luogo fu certamente abitato già nel tardo bronzo ed in epoca italica e romana, come testimoniano i numerosi ritrovamenti, tra tutti una coppia di leoni di pietra appartenenti probabilmente ad una tomba monumentale, ora situati uno presso la piazza del paese e l’altro al Museo Nazionale de L’Aquila. L’attuale borgo si sviluppò dal XIII secolo, e fu amministrato dalla famiglia Camponeschi. Mantiene ancora perfettamente leggibile l’impianto urbanistico medioevale arroccato, sulla cui sommità domina la Chiesa parrocchiale con il campanile sopraelevato sulla torre dell’antico castello.
CASTELLO DI SAN PIO DELLE CAMERE
Il castello di San Pio delle Camere sorge sulla costa del colle Gentile, sotto il quale si è sviluppato il centro abitato. Le notizie più antiche sul castello risalgono al 1173, indicandolo come feudo dei baroni da Poppleto (l’attuale Coppito), divenendo successivamente feudo dei Caracciolo. Pare che la sua funzione fosse esclusivamente di rifugio per la popolazione e non di residenza. La struttura del castello è a recinto, con la sua costruzione che avvenne in due tempi, inizialmente con la realizzazione della torre, a pianta pentagonale e successivamente quella delle mura di cinta. Lo stato attuale di rudere è il risultato dell’attacco portato nel 1424 da Braccio da Montone.
BOMINACO
Bominaco, frazione di Caporciano, piccolo borgo medievale, famoso per le sue chiese benedettine. La chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta è un esempio di architettura romanica abruzzese, con importanti decorazioni lapidee, individuabili nei capitelli e nell’arredamento liturgico. L’oratorio di San Pellegrino, forse fondato da Carlo Magno, rifatto dall’abate Teodino nel 1263, mostra al suo interno affreschi di scuola abruzzese del XIII secolo, fra i più vasti ed integri complessi pittorici dell’epoca: essi raffigurano, oltre alla vita del santo titolare, episodi del calendario monastico e di storia sacra. Il Castello di Bominaco sorge al di sopra del complesso ecclesiastico. La struttura risale al XII secolo, ma l’aspetto attuale deriva dalla distruzione del precedente castello da parte di Braccio da Montone nel 1424 e la sua ricostruzione da parte del feudatario di Bominaco Cipriano di Iacobuccio da Forfona, su autorizzazione del papa Martino V.
ROCCA CALASCIO
Tra i luoghi più suggestivi d’Abruzzo e dell’Italia intera, Rocca Calascio fu probabilmente fatta edificare da Ruggero d’Altavilla dopo la conquista normanna del 1140 con prevalente funzione di avvistamento. Nel 1463, venne concessa da re Ferdinando alla famiglia Piccolomini che modificò la fortificazione dotandola di una cerchia muraria in ciottolame e quattro torri di forma cilindrica a uso militare[4],con una merlatura ghibellina. Nel 1703 venne devastata da un violento terremoto in seguito al quale l’area più alta del borgo venne abbandonata e buona parte della popolazione si trasferì nel vicino paese di Calascio. Nel XX secolo anche le ultime famiglie rimaste abbandonarono il borgo e la rocca rimase disabitata.
SANTO STEFANO DI SESSANIO
Piccolo borgo risalente al XIII secolo, negli ultimi anni sta avendo una rinascita, grazie al turismo, oggi parzialmente restaurato e trasformato in albergo diffuso. Simbolo del borgo era la Torre Medicea, documentata nel XIV secolo: totalmente distrutta dal terremoto del 2009, essa è in fase di ricostruzione.
http://www.comunesantostefanodisessanio.aq.it/hh/index.php
GROTTE DI STIFFE
Situate nei pressi di Stiffe, nel territorio del comune di San Demetrio ne’ Vestini, le Grotte di Stiffe costituiscono oggi uno dei principali siti naturalistici del territorio aquilano.
www.grottestiffe.it
NAVELLI
Tra i borghi più belli d’Italia, è posto sul versante sud-ovest di un rilievo che domina l’altopiano omonimo.
http://www.prolocodinavelli.it/