Porta ovest
La porta ovest è l’unica conservata, benché per un minimo elevato. Il passaggio è a doppio fornice, con varchi indifferenziati per il traffico carrabile e pedonale;la chiusura doveva avvenire tramite una saracinesca azionata da una camera di manovra superiore.
Questo ingresso è ulteriormente ben difeso dal sistema a doppia barriera con corte intermedia di sicurezza; gli stretti vani a nord e a sud della corte ospitavano scale in legno per salire sugli spalti. La conservazione della porta ovest è dovuta alla continuità d’uso come varco di controllo per il passaggio del bestiame; gli uffici doganali successivi all’età romana vennero ricavati nello spazio tra le torri. Proprio la funzione di dogana che si è svolta ininterrottamente per secoli in queste strutture ha causato il cambiamento del nome di Peltuinum in Ansedonia, derivato dal latino ansarium (dazio).