Impianto monastico a ridosso delle mura
Lungo il tratto nord-occidentale delle fortificazioni oggi in vista gli snodi sono segnati strategicamente dall’inserimento di torri destinate ad ospitare camere di avvistamento e apprestamenti bellici. Le coperture con cupola in cemento appartengono ai restauri conclusi nel 1996. Tra le due torri così individuate, è visibile il piccolo monastero di S. Maria Sidonia, che deriva il nome dal vicino ufficio daziario (ansarium) impiantato alla porta ovest. Il complesso monastico sfrutta l’appoggio delle mura romane e da queste prende il materiale da costruzione.
Gli scavi hanno documentato un periodo di vita dal VII al XVII secolo con modifiche della struttura originaria; l’ultima fase sembra essere costituita da una chiesa con pavimento in pianelle e annessi vari dalla funzione incerta; è possibile riconoscere solo un cortile con pozzo e cisterna sottostante e individuare un magazzino per derrate nel riuso della torre romana occidentale. Il monastero è una delle pochissime strutture insediatesi nell’area della città romana dopo l’abbandono successivo al sisma del V secolo.
Un secondo piccolo complesso monastico è collocabile nelle vicinanze sulla base di dati d’archivio che ricordano S. Nicola Sidonij, culto legato al Santo portato dai pastori di ritorno dalla Puglia. Sul versante meridionale del pianoro furono costruiti un fortilizio e la chiesa di S. Paolo, che fino al XII secolo tenne associato a sé il nome della città romana nel toponimo “de Peltino”. Anche il primo impianto di S. Paolo risale al VII o al più tardi all’VIII secolo; le numerose ricostruzioni visibili nella sua architettura sono legate ai terremoti ricordati dalle fonti storiche. Nella struttura sono largamente rempiegati i materiali edilizi del tempio e del teatro romani.
Nell’Atlante della reintegra dei tratturi redatto dal marchese Capecelatro (1648)
per il re di Napoli, S. Maria Sidonia e i “casalini della Città di Sidonia” sono interni alla fascia scandita dai cippi, mentre S. Paolo sul costone meridionale domina il paese di Prata.